BETA ALP 200

BETA ALP 200: 
bastano 15cv per divertirsi?

Beta Alp 200

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✍  18 Settembre 2023

Da tempo, avendo ormai ampiamente superato il mezzo secolo di vita, desideravo una moto economica, leggera, maneggevole, dai bassi consumi, che avesse bisogno di poca manutenzione, affidabile, capace di arrampicarsi nelle strade di montagna asfaltate e soprattutto da poter usare in fuoristrada, ma senza una potenza motore che strappa le braccia e rende la guida impegnativa e per certi versi pericolosa.

La Beta Alp 200 ha soddisfatto pienamente le mie esigenze, è proprio così, una moto da guidare a bassa velocità, molto rilassati, adatta a passeggiate in campagna per godersi il panorama e ogni dettaglio che la natura ci offre. 
L’estrema agilità e l’ottimo angolo di sterzo poi consentono di fare inversione in pochissimo spazio quando la strada diventa troppo impervia e difficoltosa.

FACILE DA GUIDARE

Beta Alp 200 - habitat ideale

Nonostante le mie scarsissime capacità di guida in fuoristrada, la Beta Alp 200 mi ha permesso di raggiungere luoghi che altrimenti non avrei potuto vedere con moto più pesanti e impegnative.

ESTETICA

Beta Alp 200 - l'estetica

L’estetica è da moto di altri tempi, con il bel motore Suzuki, rigorosamente raffreddato ad aria, incastonato in un telaio in acciaio verniciato di rosso; semplice ed essenziale, nell’insieme non sembra una moto fragile, anzi, tutt’altro, adatta a subire ogni sorta di maltrattamento.

L’impostazione di guida è da moto da Enduro mentre le gomme e le sospensioni ricordano più una moto da Trial.

MOTORE

Beta Alp 200 - il motore

Il motore Suzuki infonde tanta fiducia ed è robusto e affidabile; nonostante il raffreddamento ad aria e il catalizzatore non sprigiona eccessivo calore, anche se in estate con le temperature torride è meglio spegnerlo se si è costretti a stare troppo tempo fermi, piuttosto che tenerlo acceso al minimo senza alcun flusso di aria che lo raffreddi.

Un po' di attenzione al collettore di scarico, soprattutto quando si stringe la moto con le gambe; la protezione saldata non è molto efficace, infatti ugualmente ho toccato il collettore con il pantalone tecnico che si è danneggiato irrimediabilmente. Dovrò al più presto apportare una modifica installando un vero paracalore possibilmente su tutto il collettore di scarico nel punto di contatto con la gamba. Nella foto precedente, la macchia scura che vedete sul collettore è letteralmente il tessuto che si è sciolto rimanendovi incollato.

Comunque questo motore lo puoi trattare male e non si spegne mai, anche quando sbagli marcia ti perdona e continua ad avanzare lentamente, molto lentamente, ma inarrestabile!!

Consuma poco, nonostante sia alimentato da un carburatore Mikuni (una delle pochissime moto 4T ancora a carburatore rimaste in circolazione), in media si possono percorrere circa 28 km con 1 litro di verde e prima di entrare in riserva si ha un’autonomia di circa 120/130 km. La riserva è di circa 1,5 litri (o poco meno).

Certo è che un moderno 125 4T con praticamente pari potenza consuma molto meno, ma ritengo accettabile il risultato della Beta Alp.

Ha l’avviamento elettrico, gran comodità, ma udite udite… c’è anche una rarità: LA LEVA PER LA MESSA IN MOTO!!
Se la batteria dovesse abbandonarvi… una o due scalciate e si riparte senza problemi. 

Per essere precisi non so dirvi se il motore è prodotto e assemblato dalla Sukuki o se invece è interamente realizzato dalla Beta su licenza Suzuki.

FRENI

Beta Alp 200 - i freni

I freni sono sufficientemente adeguati al veicolo, il posteriore è molto potente, blocca facilmente la ruota e questo in fuoristrada può essere comodo.

L’anteriore frena poco, scarso di mordente e di potenza, ma usato insieme al freno posteriore permette comunque di avere una buona frenata complessiva arrestando la moto in pochi metri.

Non c'è l'ABS e da ciò si comprende la vocazione fuoristradistica della Beta Alp, ma i tubi dei freni sono in treccia, quindi garantiscono lo stesso rendimento anche quando si usano i freni in modo intenso e per lungo tempo.

Nella guida su asfalto, in caso di frenate brusche di emergenza, quando è facile che possa subentrare il panico e si tira la leva del freno con tutta la forza disponibile, comunque avere un freno anteriore molto morbido aiuta a non bloccare la ruota, cosa da evitare assolutamente se non ci si vuole sdraiare, soprattutto per quelli abituati ormai ad avere l’ABS.

Ho acquistato delle pastiglie sinterizzate per la pinza anteriore, ma ancora non le ho montate e sono veramente curioso di scoprire se e quanto migliorerà il mordente... vi farò sapere in un prossimo articolo.

GOMME

Beta Alp 200 - le gomme

Le gomme di primo equipaggiamento sono le Mitas ET-01 Trial, di tipo trialistico e con una mescola a mio avviso abbastanza morbida; hanno una sufficiente tenuta su asfalto e sono discrete in fuoristrada, un po’ su tutti i tipi di terreno (o quasi), a patto che per pigrizia non le teniate a pressioni stradali come spesso mi è capitato di fare, in qual caso ovviamente avrete la moto che saltellerà su ogni sasso o buca invece di aggrapparsi al terreno; è sempre meglio perdere qualche minuto per sgonfiarle al punto giusto e magari portarsi dietro un piccolo compressore a batteria per riportarle alla pressione corretta prima di percorrere strade asfaltate.

Se poi i percorsi in fuoristrada ce li avete vicino casa, si può partire direttamente con le gomme già sgonfie e risparmiarsi il peso del compressore nello zaino.

A causa dei tasselli piccoli e ravvicinati non sono particolarmente adatte per il fango, meglio evitarlo se troppo profondo e abbondante, altrimenti rischiate di non venirne più fuori.

Anche piccole pietre tendono a rimanere incastrate tra i tasselli e per questo motivo è importante fare una piccola modifica al parafango anteriore per distanziarlo dalla gomma (spero prossimamente di mostrarvi i dettagli in un altro articolo); essendo montato molto ravvicinato alla gomma, può capitare che venga a contatto con qualche pietra rimasta fra i tasselli rischiando di danneggiarsi.

Un classico parafango alto donerebbe alla moto un aspetto più enduristico e forse più gradevole, ma il piccolo parafango originale, così montato, protegge maggiormente un po' tutta la moto e il pilota da schizzi di fango e soprattutto dalle piccole pietre scagliate dalla gomma; in caso di passaggi in fuoristrada in mezzo alle sterpaglie è importante procedere con prudenza perché può succedere che qualche ramo rimanga pericolosamente incastrato tra ruota e parafango.

Sto aspettando di finire il posteriore per poter provare un altro set di gomme, penso di essere orientato su Pirelli MT-21 RallyCross all’anteriore e il mitico Dunlop D606 al posteriore per avere un buon comportamento su strade sterrate; ho letto online molte opinioni positive su questa accoppiata di gomme.

Ho anche un set di Metzeler Tourance come nuove, smontate da una mia precedente moto, ovviamente più orientate all’asfalto che allo sterrato, ma sono proprio curioso di scoprire come si comporta la Beta Alp con queste gomme nelle strade di montagna.

I tasselli si sa, su asfalto non sono nel loro habitat naturale e mostrano parecchi limiti nella sicurezza e nella durata; infatti alla prima frenata brusca su strada, in cui ho bloccato la ruota posteriore, ho subito danneggiato gli spigoli di alcuni tasselli centrali, non in modo grave e fortunatamente senza che si strappassero via pezzi di gomma, o peggio ancora l'intero tassello. 

Con delle gomme come le Metzeler Tourance sono sicuro che la piccola Beta diventerà ancora più comoda, sicura e maneggevole su asfalto.

Aggiornamento dell'8 Ottobre 2023

Grazie al commento ed alle domande di un utente sul mio canale Youtube, mi è venuta l’idea di scrivere questo aggiornamento che riguarda le misure delle gomme previste a libretto, nella speranza che tali informazioni, difficili da trovare online, possano essere utili anche ad altri.

Non so voi, ma quando decido di comprare una moto verifico che abbia una misura di gomme molto diffusa in modo da avere il maggior numero di opzioni disponibili nel momento della sostituzione. Scoprire poi che nella carta di circolazione ci sono anche misure alternative è veramente utile.

Le informazioni che sto per scrivere riguardano la Beta Alp 200 versione Euro5 del 2022; non garantisco che siano valide anche per precedenti o future versioni della moto in questione.

Le gomme di primo equipaggiamento, le Mitas E-01 Trial, hanno le seguenti misure espresse in pollici:

  • Anteriore  2.75-21   45L
  • Posteriore  4.0-18   64L
Queste le misure alternative previste nella  Carta di Circolazione:

  • Anteriore: 

90/90-21  54R

80/100-21  51M

  • Posteriore:

110/100-18  64L

120/80-18  62R

130/80-18  66R

Grazie Beta!!

Come potete notare è possibile scegliere una combinazione di misure piuttosto diffusa, la classica 90-90 davanti e 120-80 al posteriore, ma la scelta è molto vasta; dando un primo sguardo a ciò che offre il mercato direi che c’è ampia scelta per dotare la Beta Alp delle gomme più adatte alle proprie esigenze.

ACCESSORI

Beta Alp 200 - Paramotore

Gli accessori di serie originali non sono molti, ma a mio avviso indispensabili, infatti appena finito il rodaggio, prima di affrontare i percorsi in fuoristrada, ho subito montato il paramotore in alluminio, veramente robusto, di grosso spessore e facile da montare.

Ho montato anche il piccolo portapacchi sopra il parafango posteriore, modificandolo però per adattarci una piastra a sgancio rapido della SW-Motech, per intenderci gli anelli magnetici che andrebbero montati sul serbatoio; così facendo ho la possibilità di utilizzare le ottime borse da serbatoio della SW-Motech, molto robuste e pratiche da usare grazie alla guida magnetica, nonché veramente stabili anche durante la guida in fuoristrada.

Un piccolo appunto alla Beta: il foro del supporto centrale del portapacchi non si allinea con il foro presente sul telaietto posteriore, impossibile quindi utilizzare il bullone originale; ho dovuto realizzare un supporto disassato con dei giunti filettati saldati tra loro, per cui il montaggio non è stato immediato.


Prossimamente realizzerò una sezione del mio sito dedicata proprio a tutte le modifiche che ho fatto alla mia Beta Alp, con foto e descrizioni complete delle varie fasi.

DIFETTI

Beta Alp 200

Difetti?  Qualcuno, ma per me sopportabili.

  • L’imbottitura della sella non è molto comoda e dopo qualche ora di utilizzo il fondoschiena ne risente.
  • Il serbatoio è piccolino, circa 6 litri, avrei preferito 1 o 2 litri in più di capacità e autonomia.
  • Le sospensioni non sono eccezionali, un po’ dure, secche nella risposta sulle buche più profonde.
  • Mancanza della 6a marcia; sentendo girare il motore in quinta, nei trasferimenti stradali, viene voglia di metterci la sesta, ma non c’è, e superati i 70/80 km orari le vibrazioni diventano un po’ fastidiose. Meglio non avere fretta!!
  • Qualche cavallo in più non guasterebbe.
  • Mancanza della serratura nel tappo del serbatoio; per l'uso cittadino della moto farebbe comodo.
P.S.:
La mancanza del contagiri non mi sento di inserirla tra i difetti, se ne può fare a meno e la moto si guida tranquillamente a "orecchio", ma mi sarebbe piaciuto vedere a che giri sta andando il motore.

conclusioni

Beta Alp 200
Sicuramente avrete capito che non è una moto da scariche di adrenalina, e le prestazioni non sono minimamente paragonabili a quelle di un qualsiasi mezzo specialistico da Enduro, ma la Beta Alp 200 è riuscita a strapparmi tantissimi sorrisi.

Con l'enorme facilità di guida su ogni terreno ha permesso ad uno come me, veramente scarso in fuoristrada, di divertirmi con le gite in campagna, avendo grande rispetto per la natura e per l'ambiente grazie all'Euro 5 ed allo scarico non troppo rumoroso (poco appagante purtroppo per le mie orecchie).

Altro aspetto positivo e nel mio caso determinante per la scelta di questa moto è stato il prezzo di acquisto relativamente contenuto e i costi di esercizio irrisori.

Se inoltre vi state chiedendo se la Beta Alp 200 può essere usata tutti i giorni, per piccoli spostamenti sia in città che nelle strade extraurbane, e non solo in fuoristrada, la risposta a mio giudizio è sì.

Grazie all'ottimo angolo di sterzo, alle dimensioni compatte ed alla leggerezza, nonostante il largo manubrio, è agile e maneggevole nel traffico.

Se poi il fuoristrada proprio non vi interessa, sostituendo le gomme con qualcosa di più stradale si avranno meno vibrazioni e sicuramente una migliore tenuta di strada.


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